Un quarto della popolazione italiana ha almeno 65 anni e la percentuale di persone ultraottantenni nel nostro Paese è in aumento (dati ISTAT relativi all’anno 2022).
Più persone anziane significa più servizi dedicati, compresi quelli socio-sanitari.
Accanto a misure strutturali di larga scala, medici e dentisti hanno quindi un ruolo chiave nella tutela della salute e nella promozione di sani stili di vita presso un pubblico sempre più agée. A cominciare dall’igiene orale che, nelle persone anziane, rischia di passare in secondo piano, con ricadute sui singoli e sulla collettività.
Igiene orale e anziani: cosa cambia nella terza età
L’invecchiamento comporta inevitabilmente diverse conseguenze di natura fisica e, in alcuni casi, anche psicologica. Le persone anziane sono più soggette a patologie sistemiche e a un generale indebolimento, che può portarle a trascurare anche aspetti importanti della cura personale quotidiana.
Tra questi rientra l’igiene dei denti, le cui operazioni possono risultare faticose e disagevoli, oppure poco accurate a causa anche di una riduzione della vista e della manualità.
Per quanto involontarie, disattenzione e superficialità nelle manovre di pulizia sono spesso causa di alitosi, fastidio alle gengive e infezioni più o meno gravi, come parodontiti e altre malattie della bocca. Queste possono concorrere a un peggioramento delle condizioni di salute generale ed esserne condizionate a loro volta, in un circolo vizioso difficile da scardinare.
Nei casi più avanzati, la scarsa igiene orale può condurre alla perdita dei denti (edentulia parziale o totale) con ricadute sulla nutrizione e sul comportamento: masticazione e assunzione di cibo risultano infatti più complicate, e l’alimentazione può risentirne; l’assenza di denti può inoltre compromettere la comunicazione – e quindi la comprensione – creando disagio nell’interazione e chiusura in se stessi. Infine, non bisogna trascurare l’aspetto estetico e la dignità personale dell’anziano.
Per questo, è importante eseguire una pulizia domestica regolare e accurata, insieme a controlli periodici e interventi più approfonditi presso il proprio dentista di fiducia.
Anche eventuali protesi mobili vanno rimosse e disinfettate giornalmente per scongiurare il rischio di infiammazioni gengivali dolorose.
Eppure, nonostante gli effetti negativi di una insufficiente igiene orale siano molteplici, non sempre quest’ultima viene effettuata in modo ottimale.
Lo studio di FederAnziani sulle abitudini della popolazione senior
A confermarlo è l’indagine condotta da FederAnziani su un campione di oltre 3 mila persone, prevalentemente “senior”. Tra i partecipanti allo studio, infatti, solo il 10,6% ha dichiarato di lavare i denti ogni volta che mangia. L’83% preferisce utilizzare lo spazzolino classico, con setole medie o morbide, in abbinamento al dentifricio.
Dopo spazzolino e dentifricio, il prodotto maggiormente adoperato per l’igiene orale risulta il colluttorio: il 35% degli intervistati lo usa spesso e poco più del 10% vi ricorre sempre.
Meno frequente, invece, il filo interdentale (impiegato spesso dal 19% dei partecipanti, e sempre solo dall’8%) e ancora più raro lo scovolino: il 53% del campione dichiara infatti di non utilizzarlo mai, nonostante il 24% abbia una dentiera fissa e il 15% un impianto fisso.
Dati che, per quanto parziali, aiutano a capire quali siano le macro abitudini degli anziani quando si tratta di igiene orale, e quali le possibili carenze.
Carenze che, purtroppo, attualmente non sembrano essere colmate nemmeno dal rapporto frequente con il dentista. Se è vero infatti che quasi la metà delle persone coinvolte nello studio è solita recarsi dallo specialista da una a tre volte l’anno, dall’altro lato il 35% preferisce farlo solo in caso di bisogno. Le ragioni principali riguardano i controlli periodici, mentre la pulizia dei denti rappresenta il secondo motivo.
Come intervenire dunque?
Consigli per prendersi cura dell’igiene orale degli anziani
Sensibilizzare le persone anziane e i loro familiari o caregiver (cioè coloro che sono impegnati nella loro assistenza) è sicuramente il primo passo per aumentare la consapevolezza e l’attenzione su queste tematiche. Campagne di informazione e promozione adeguate possono rivelarsi fondamentali per una corretta prevenzione e per l’adozione di stili di vita sani.
Anche una più stretta collaborazione tra medici di base e dentisti, aiuterebbe a diffondere buone pratiche di salute orale e generale, e a non sottovalutare procedure e sintomi comuni a più disturbi e patologie.
Più nello specifico, è consigliabile dotare gli over 65 autosufficienti di strumenti che possano maneggiare senza difficoltà, eventualmente ricorrendo anche a spazzolini elettrici con impugnature adeguate. In caso di gengive doloranti, è preferibile utilizzare setole morbide e rivolgersi al proprio dentista in presenza di sanguinamenti.
Il colluttorio è un supporto per l’igiene orale, ma non può essere considerato l’unico e non può sostituire il filo interdentale o lo scovolino, il cui utilizzo risulta ancora poco noto e comune. Sul mercato esistono diversi prodotti tra cui scegliere: l’odontoiatra saprà indirizzare il paziente verso quelli più adatti.
Esistono poi casi in cui la persona anziana non è autosufficiente ed è necessario intervenire al suo posto per prendersene cura. Situazioni di questo tipo, soprattutto se si tratta di persone non collaboranti, vanno gestite con la massima attenzione, per evitare incidenti a sé e al paziente. Dentista a Domicilio nasce proprio con lo scopo di supportare famiglie e personale sanitario nella cura dell’igiene orale di pazienti non autosufficienti che, per diversi motivi, non hanno la possibilità di recarsi presso uno studio medico. Se ti trovi in questa condizione o ti occupi di persone con mobilità ridotta, contattaci: il nostro servizio è attivo per le province di Bologna, Modena e Ferrara.
